lunedì 8 ottobre 2012

Italia dal 1848 all'unità

Fino al 1848 tutti i sovrani d'Italia condividevano con l'Austria una politica di tipo assolutista. Per liberalizzare i vari stati i sovrani avrebbero dovuto esaudire i desideri dei cittadini più colti concedendo una Costituzione. La prima svolta si ebbe grazie al pontefice Pio IX che avviò riforme liberali
nello stato pontificio, uno stato da sempre basato su una concezione gerarchica del potere.
Dal 1848 l'opinione pubblica liberale, in fermento proprio grazie alla politica di Pio IX, scatenò rivolte che miravano alla promulgazione della Costituzione. La prima scoppiò a Palermo, dove la sollevazione indusse quasi subito Federico II di Borbone a costituzionalizzare l'intero regno. Il suo esempio fu presto seguito da Carlo Alberto di Savoia, Leopoldo II di Toscane e Pio IX. Anche Milano e Venezia insorsero per reclamare la propria indipendenza, ma poiché esse erano parte dell'impero austriaco, il movimento prese la fisionomia di un tentativo di cacciata dell'Austria dalla penisola. le due città ricevettero aiuto militare prima da Carlo Alberto e poi dagli altri sovrani della penisola scatenando,dunque, la prima guerra d'indipendenza. Quando, tuttavia, i sovrani cominciarono a sospettare che la guerra fosse un tentativo di Carlo Alberto per espandere il regno sabaudo ritirarono le truppe e lasciarono gioco facile all'Austria che sbaragliò l'esercito piemontese e costrinse il sovrano ad un umiliante armistizio.
Nel 1849 i democratici salirono al governo in quasi tutti gli stati e formarono una serie di repubbliche come quella Romana e quella Toscana. Carlo Alberto fu indotto a riprendere la guerra, ma le nuove sconfitte lo spinsero ad abdicare in favore del figlio Vittorio Emanuele II. A questo punto i governi rivoluzionari neoformati furono repressi dall'Austria e i sovrani revocarono le costituzioni.
Grazie al ruolo di primo piano che aveva avuto nella guerra contro l'Austria il Piemonte ottene prestigio presso i liberali italiani che vi affluirono in gran quantità. Molti sedettero al suo Parlamento che divenne una sorta di assemblea rappresentativa dell'Italia intera. Il movimento repubblicano,inoltre, si era diviso in un'ala unitarista, guidata da Mazzini, ed in una federalista retta da Carlo Cattaneo.
Tuttavia l'assenza di prospettiva per i Repubblicani portò alla nascita di un'ipotesi di unificazione a partire dal regno di Sardegna. Qui il ministro Camillo Benso conte di Cavour portava avanti una spregiudicata politica estera tesa a rendere accettabile la prospettiva di un'espansione sabauda in funzione antiaustriaca. Divenuto capo della maggioranza liberal-moderata si distinse come ministro dell'agricoltura e del commercio istituendo una banca nazionale e potenziando le infrastrutture. In campo politico prima si batté per il potenziamento delle prerogative del Parlamento, poi divenne fautore della cosiddetta politica del connubio che mirava ad un 'unione tra centro-destra e centro-sinistra che voleva un'isolamento sia della sinistra democratica sia dell'estrema destra. Nonostante varie opposizioni, nella seconda metà degli anni '50 nacque un movimento, denominato Società Nazionale, che mirava all'unificazione della penisola sotto lo scettro sabaudo.
L'unificazione fu dunque il risultato dell'aumento del prestigio della monarchia sabauda e della crisi del repubblicanesimo. Cavour aveva fatto in modo di accreditarsi anche sul piano internazionale grazie alla partecipazione alla guerra di Crimea e agli accordi di Plombiér con Napoleone III.
Nel 1859 Cavour cercò di far dichiarare guerra all'Austria in modo che scattasse l'alleanza con la Francia. Cominciò,quindi, a mobilitare l'esercito e ordinò a Garibaldi di arruolare corpi di volontari. Di fronte al rischio della guerra l'Austria inviò un ultimatum, subito respinto: scoppiò così la seconda guerra d'indipendenza. Con l'aiuto francese e dei volontari di Garibaldi il regno di Sardegna ottenne svariate vittorie, ma all'insaputa di Cavour, Napoleone III firmò un armistizio con l'Austria che sancì la cessione della Lombardia alla Francia(poi girata al regno di Sardegna), ma che lasciò Venezia in mano agli austriaci. Intanto in diverse parti d'Italia come il granducato di Toscana, il ducato di Modena e le legazioni pontificie si tennero plebisciti con i quali fu accolta la proposta di aggregarsi ai territori sabaudi.
A questo punto quasi metà della penisola era sotto il potere sabaudo, l'obiettivo successivo fu il tentativo di conquista del regno delle due Sicilie. Lo guidò Giuseppe Garibaldi che nel maggio 1860 arruolò dei volontari, i cosiddetti Mille, e li condusse in Sicilie per "liberare il meridione dalla tirannia Borbonica". Partiti da Quarto, in Liguria, sbarcò a Marsala e in soli due mesi conquistò l'isola. Il successo della campagna fu determintao dall'aiuto dei contadini armati, che invogliati dai provvedimenti economico-sociali attuati in loro favore da Garibaldi, combatterono accanto ai suoi uomini. I contadini si impadronirono delle terre demaniali e per stroncare i disordini Garibaldi fu costretto ad una sanguinosa repressione. In Sicilia si formò, dunque, un governo provvisorio ed in seguito Garibaldi e i suoi attraversarono lo stretto di Messina e cominciarono a risalire la penisola. I garibaldini non incontrarono una vera e propria resistenza e a Settembre entrarono trionfalmente a Napoli tra il consenso del popolo. L'Italia era, dunque, divisa tra il nord sabaudo ed il sud in mano ad un repubblicano che intanto era stato affiancato da Mazzini e Cattaneo. Ancora una volta Cavour risolse la situazione in favore della dinastia sabauda. Sotto suo consiglio Vittorio EMANUELE schierò l'esercito e discese velocemente l'Italia conquistando Umbria e Marche. Alla prospettiva di uno scontro frontale i repubblicani furono costretti a fermarsi e da qui nacque il famoso incontro tra Vittorio Emanuele e Garibaldi a Teano in cui il comandante dei Mille rimise al re i propri poteri. Con l'annessione di Umbria, Marche e del Mezzogiorno ai domini Savoia, Vittorio Emanuele II il 17 Marzo 1861 assunse ufficialmente il titolo di re d'Italia

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