venerdì 5 ottobre 2012

Introduzione all' età Giulio-Claudia


Con la morte di Augusto nacque un periodo di crisi: il periodo di pace e serenità dovuta alla pax augustea stava volgendo al termine. Ad Augusto successe una dinastia Giulio-Claudia. Gli imperatori di questa dinastia furono 4: Tiberio, Caligola, Claudio e Nerone. Questi imperatori sono soprannominati “pazzi”( Forse perché gli imperatori erano figli di rapporti incestuosi: si voleva evitare che il potere uscisse al di fuori della dinastia) poiché
anche se inizialmente si presentavano capaci e disponibili con il popolo, successivamente incominciavano ad avere atteggiamenti paranoici e “pazzoidi” ( Vedi incendio di Roma di Nerone). Ne susseguì un clima di sospetto e forte censura che si riflette nelle opere letterarie del tempo. Chi non rispettava le idee dell’imperatore veniva condannato a morte, o meglio il governo invitava il poeta a suicidarsi con una lettera ( di solito il suicidio avveniva tramite il taglio delle vene).
Caratteristiche
Assume grande importanza il rapporto tra intellettuali e potere. Quest’ ultimo applica una forte censura ed un forte controllo sui primi. Quindi si assiste all’ adulazione falsa dei poeti verso i rispettivi imperatori, oppure di contro alla convinzione delle proprie idee che porta quindi alla morte. Si assiste ad un leggero abbandono dei grandi generi letterari a favore di quelli minori che si svilupparono notevolmente ( la favola, l’astronomia, la pantomima, l’astronomia, il genere culinario, geografico ecc. … ). La cultura diventa sempre meno romana e sempre più bilingue poiché sia gli intellettuali sia gli imperatori conoscevano sia il latino che il greco; Roma ormai era diventata una città multiculturale. Si assiste inoltre ad un grande fermento religioso: la religione tradizionale assume un ruolo esclusivamente politico e ufficiale; quindi  nel ceto basso si diffonde l’utilizzo di astrologi e indovini, mentre nel ceto alto si affermarono dottrine filosofiche mistiche come il neopitagorismo e i culti misterici ( in particolare venivano adorate le figure di Iside e Cibele ). Infine la diffusione del Cristianesimo cambiò totalmente le sorti della letteratura latina.

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