lunedì 5 novembre 2012

Lucano


Lucano
Lucano era nipote di Seneca ( era il figlio del fratello di Seneca ). Anche lui, come lo zio, venne attaccato dall' imperatore e quindi si suicidò. Lucano era più ribelle dello zio: una volta Lucano stava pubblicando liberamente i suo versi e Nerone se ne andò mostrando disprezzo per i suoi versi;  Lucano porta rancore per questo gesto e dopo un po' di tempo,  un giorno,  mentre Lucano si trovava in un bagno pubblico,  "emise un forte crepitus ventri" ( scorreggia )
, accompagnando il suono con un verso scritto da Nerone. Venuto a sapere dell'accaduto ( inoltre Lucano si era aggregato alla congiura di Pisone ), Nerone invio al giovane poeta ventiseenne l'ordine di uccidersi. Lucano organizzò un sontuoso banchetto e dopo chiese al medico di recidergli le vene, e mentre moriva recitava alcuni versi che aveva composto in precedenza che rappresentavano un soldato moribondo. Lucano scrisse molte opere,  ma molte sono andate perdute. Quest'ultime in particolare ci sono pervenute per fonti esterne e sono: Iliacon ( poema sulla caduta di Troia ), Saturnalia ( versi sulla campagna e sulla terra ), Medea ( tragedia incompiuta), De Incendio urbis ( in cui racconta dell'incendio di Roma voluto da Nerone), Kataktonion ( il mondo degli inferi e la storia di Orfeo ), epigrammi,  le laudes Neronis (lodi scritte quando era in buoni rapporti con Nerone, scritte in occasione delle Neronia, gara istituita da Nerone ). L'opera principale è il Bellum Civile ( o Farsalia): un lungo poema epico che ci è pervenuto ma che non è stato compiuto a causa della morte prematura del poeta.

Differenze tra Eneide e Farsalia
Mentre per Virgilio il poema doveva essere epico-mitologico,  per Lucano invece il poema doveva essere epico-storico. Non c'è l'invocazione alle muse,  nè un personaggio mitologico ( Lucano evita l’ invocazione alle muse.

Nel sesto libro dell' Eneide Enea incontra il padre Anchise che gli profetizza il futuro glorioso di Roma ( visione positiva di Roma ). In Lucano invece nell' Ade a parlare è un soldato rievocato da Erittone ( una strega ), che preannuncia una catastrofe e che Roma è vicina al declino ( visione negativa ). C'è una forte presenza del macabro e dell'orrido. Descrive infatti minuziosamente le resuscitazione del soldato e la descrizione della strega e del suo stile di vita "cimiteriale".

L'Eneide è incentrata intorno ad un unico personaggio, Enea. Nella Farsalia, invece, i protagonisti sono tre Cesare, Pompeo e catone, per cui possiamo definirla più un poema corale.

Nell' Eneide Enea sposa Lavinia e la porta ai massimi splendori. Nella Farsalia Pompeo perde la prima moglie che lo aveva portato in alto, e sposa un' altra moglie che lo porterà alla rovina.

La Farsalia è considerata il controcanto dell' Eneide. Virgilio celebra i valori del principato Augusteo. Lucano invece inneggia agli ideali repubblicani, dimostrandosi contrario all' imperatore.

Virgilio si sofferma sull' età dell'oro simile a quella di Augusto, per Lucano invece la sua epoca sta vivendo un periodo di crisi e decadenza.

Descrizioni particolari della Farsalia

Descrizione del bosco sacro: la fitta vegetazione impediva alla luce di passare, vi erano altari di pietra sporchi di sangue.

Descrizione dei cadaveri di guerra: montagne di cadaveri che mostrano la carne che si sta consumando a favore dell' apparizione delle ossa. Descrive poi la morte di un soldato: vi erano due navi che si incrociarono e trafissero con i rostri un giovane che stava nuotando. All' urto il giovane morì col petto squarciato e Lucano ne fa una descrizione dettagliata.( III libro ). Ci Descrive inoltre le morti di soldati che venivano morsi da serpenti. Quasi non sente la puntura. Il veleno gli entra dentro. Infuocato, si sente di scoppiare. Gli brucia la lingua. tutto il liquido viene assorbito. Beve il suo sangue per sete, non trovando acqua.

Descrizione della strega Erittone:  un'orribile magrezza scavava il suo volto. Abitava in sepolcri vuoti. Viveva di notte e assisteva alle riunioni dei morti. Era pallida con i capelli scomposti. Dove calpesta distrugge, a volte esce dalle tombe per raccogliere i fulmini. il suo alito rende l'aria invivibile. fa riti magici per far morir persone. Dopo la morte delle persone, cava gli occhi, mangia i cadaveri, strappa le viscere.
Frusta il cadavere con un serpente. Latra contro i Mani. Invoca le divinità dei morti. il sangue coagulato si rianima. si tendono i nervi.

Descrizione di Cesare, Pompeo e Catone
Cesare rappresenta l'uomo forte, l'uomo spinto da rabbia, rappresentazione del FUROR. Viene visto come un genio malefico, potente forte e ingannatore. Simbolo dell'ira e di tutte quelle forze che sono deleterie per l' uomo. Il cesare che ci viene descritto da Lucano è una persona empia, crudele, feroce, pervaso da una luce diabolica, e che riesce ad avere successo, a vincere, solamente per fortuna. Cesare ci viene presentato anche smanioso di combattere, di ottenere una gloria personale, egocentrico. è un uomo che combatte per vincere solo per avidità di potere.
A Cesare si contrappone Pompeo. Pompeo è il personaggio storico che Lucano preferisce, ma che in questo periodo storico è osteggiato dalla fortuna. è un eroe sfortunato e indeciso, non sa mai se scegliere gli affetti familiari o i doveri da soldato. Deciso a combattere contro la tirannide di Cesare, ma nello stesso tempo diffidava la guerra civile. A Lucano piacque molto il legame tra Pompeo e la moglie Cornelia.
Catone rappresenta invece la virtù. Secondo alcuni critici è Catone il vero protagonista dell' opera perchè se avesse completato tutti e dodici i libri, l'undicesimo e il dodicesimo sarebbero stati dedicati a lui, in quanto il decimo si era interrotto con la sua figura. Lucano è d'accordo sul pensiero di Catone: una persona onesta doveva dedicarsi alla res pubblica, ma se veniva meno il concetto della libertà, l'unica alternativa era la morte.
Dopo la sconfitta di Farsalia Catone fa il possibile per salvare i Pompeiani, ma il suo augurio è che possa morire come Pompeo piuttosto che essere conesagnato nelle mani di Cesare.
Lucano inserisce un falso storico: ci presenta Cicerone come fautore della restaurazione republicana e sul campo di Farsalo è proprio lui che esorta Pompeo ad attaccare. In realtà Cicerone non ha mai combattuto, ne è mai stato in Tessaglia.
Troviamo anche dei personaggi minori: Giulio Minuto, il barcaiolo Amiclate, un gruppo di soldati
Anche Catone viene considerato un vincitore poichè è consapevole che il cammino della virtus e la libertas può portare alla morte.

Stile
Il pessimismo di Lucano si riflette anche nello stile. Lucano utilizza un esametro diverso da quello di Virgilio ( più limpido ): l'esametro di Lucano viene definito da Quintiliano come “Ardens et concitatus”, sintomo di un periodare nervoso e di un ritmo narrativo incalzante. Utilizza spesso enjambment, evidenziando la difficoltà del poeta a mantenere solida l'ispirazione. A volte, quando Lucano si sofferma ad esplorare l'animo umano, diventa oscuro, sfociando in una densità di significato difficile da capire ad una prima lettura. La ricerca dell' effetto  si avvale di tutti gli artifici retorici ( Colores, iperbole... ). Dal punto di vista stilistico Lucano è molto vicino allo zio ( Seneca ), soprattutto nella ricerca del pathos. Lucano vuole suscitare sbalordimento, e per questo sembra influenzato dall' asianesimo. Utilizza spesso i colori per rafforzare alcuni concetti: il rosso del sangue, il bianco del pallore della morte, il giallo del riflesso accecante della luce.

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