Lucano
Lucano era nipote di Seneca (
era il figlio del fratello di Seneca ). Anche lui, come lo zio, venne attaccato
dall' imperatore e quindi si suicidò. Lucano era più ribelle dello zio: una
volta Lucano stava pubblicando liberamente i suo versi e Nerone se ne andò
mostrando disprezzo per i suoi versi; Lucano porta rancore per questo gesto e dopo
un po' di tempo, un giorno, mentre Lucano si trovava in un bagno pubblico,
"emise un forte crepitus
ventri" ( scorreggia )
, accompagnando il suono con un verso scritto da
Nerone. Venuto a sapere dell'accaduto ( inoltre Lucano si era aggregato alla
congiura di Pisone ), Nerone invio al giovane poeta ventiseenne l'ordine di
uccidersi. Lucano organizzò un sontuoso banchetto e dopo chiese al medico di
recidergli le vene, e mentre moriva recitava alcuni versi che aveva composto in
precedenza che rappresentavano un soldato moribondo. Lucano scrisse molte
opere, ma molte sono andate perdute.
Quest'ultime in particolare ci sono pervenute per fonti esterne e sono: Iliacon
( poema sulla caduta di Troia ), Saturnalia ( versi sulla campagna e sulla
terra ), Medea ( tragedia incompiuta), De Incendio urbis ( in cui racconta
dell'incendio di Roma voluto da Nerone), Kataktonion ( il mondo degli inferi e
la storia di Orfeo ), epigrammi, le
laudes Neronis (lodi scritte quando era in buoni rapporti con Nerone, scritte
in occasione delle Neronia, gara istituita da Nerone ). L'opera principale è il
Bellum Civile ( o Farsalia): un lungo poema epico che ci è pervenuto ma che non
è stato compiuto a causa della morte prematura del poeta.
Differenze tra Eneide e
Farsalia
Mentre per Virgilio il poema
doveva essere epico-mitologico, per
Lucano invece il poema doveva essere epico-storico. Non c'è l'invocazione alle
muse, nè un personaggio mitologico (
Lucano evita l’ invocazione alle muse.
Nel sesto libro dell' Eneide
Enea incontra il padre Anchise che gli profetizza il futuro glorioso di Roma (
visione positiva di Roma ). In Lucano invece nell' Ade a parlare è un soldato
rievocato da Erittone ( una strega ), che preannuncia una catastrofe e che Roma
è vicina al declino ( visione negativa ). C'è una forte presenza del macabro e
dell'orrido. Descrive infatti minuziosamente le resuscitazione del soldato e la
descrizione della strega e del suo stile di vita "cimiteriale".
L'Eneide è incentrata intorno
ad un unico personaggio, Enea. Nella Farsalia, invece, i protagonisti sono tre
Cesare, Pompeo e catone, per cui possiamo definirla più un poema corale.
Nell' Eneide Enea sposa
Lavinia e la porta ai massimi splendori. Nella Farsalia Pompeo perde la prima
moglie che lo aveva portato in alto, e sposa un' altra moglie che lo porterà
alla rovina.
La Farsalia è considerata il
controcanto dell' Eneide. Virgilio celebra i valori del principato Augusteo.
Lucano invece inneggia agli ideali repubblicani, dimostrandosi contrario all'
imperatore.
Virgilio si sofferma sull' età
dell'oro simile a quella di Augusto, per Lucano invece la sua epoca sta vivendo
un periodo di crisi e decadenza.
Descrizioni particolari della Farsalia
Descrizione del bosco sacro:
la fitta vegetazione impediva alla luce di passare, vi erano altari di pietra
sporchi di sangue.
Descrizione dei cadaveri di
guerra: montagne di cadaveri che mostrano la carne che si sta consumando a
favore dell' apparizione delle ossa. Descrive poi la morte di un soldato: vi
erano due navi che si incrociarono e trafissero con i rostri un giovane che
stava nuotando. All' urto il giovane morì col petto squarciato e Lucano ne fa
una descrizione dettagliata.( III libro ). Ci Descrive inoltre le morti di
soldati che venivano morsi da serpenti. Quasi non sente la puntura. Il veleno
gli entra dentro. Infuocato, si sente di scoppiare. Gli brucia la lingua. tutto
il liquido viene assorbito. Beve il suo sangue per sete, non trovando acqua.
Descrizione della strega Erittone:
un'orribile magrezza scavava il suo
volto. Abitava in sepolcri vuoti. Viveva di notte e assisteva alle riunioni dei
morti. Era pallida con i capelli scomposti. Dove calpesta distrugge, a volte
esce dalle tombe per raccogliere i fulmini. il suo alito rende l'aria
invivibile. fa riti magici per far morir persone. Dopo la morte delle persone,
cava gli occhi, mangia i cadaveri, strappa le viscere.
Frusta il cadavere con un
serpente. Latra contro i Mani. Invoca le divinità dei morti. il sangue
coagulato si rianima. si tendono i nervi.
Descrizione di Cesare, Pompeo
e Catone
Cesare rappresenta l'uomo
forte, l'uomo spinto da rabbia, rappresentazione del FUROR. Viene visto come un
genio malefico, potente forte e ingannatore. Simbolo dell'ira e di tutte quelle
forze che sono deleterie per l' uomo. Il cesare che ci viene descritto da
Lucano è una persona empia, crudele, feroce, pervaso da una luce diabolica, e
che riesce ad avere successo, a vincere, solamente per fortuna. Cesare ci viene
presentato anche smanioso di combattere, di ottenere una gloria personale,
egocentrico. è un uomo che combatte per vincere solo per avidità di potere.
A Cesare si contrappone
Pompeo. Pompeo è il personaggio storico che Lucano preferisce, ma che in questo
periodo storico è osteggiato dalla fortuna. è un eroe sfortunato e indeciso,
non sa mai se scegliere gli affetti familiari o i doveri da soldato. Deciso a
combattere contro la tirannide di Cesare, ma nello stesso tempo diffidava la
guerra civile. A Lucano piacque molto il legame tra Pompeo e la moglie
Cornelia.
Catone rappresenta invece la
virtù. Secondo alcuni critici è Catone il vero protagonista dell' opera perchè
se avesse completato tutti e dodici i libri, l'undicesimo e il dodicesimo
sarebbero stati dedicati a lui, in quanto il decimo si era interrotto con la
sua figura. Lucano è d'accordo sul pensiero di Catone: una persona onesta
doveva dedicarsi alla res pubblica, ma se veniva meno il concetto della
libertà, l'unica alternativa era la morte.
Dopo la sconfitta di Farsalia
Catone fa il possibile per salvare i Pompeiani, ma il suo augurio è che possa
morire come Pompeo piuttosto che essere conesagnato nelle mani di Cesare.
Lucano inserisce un falso
storico: ci presenta Cicerone come fautore della restaurazione republicana e
sul campo di Farsalo è proprio lui che esorta Pompeo ad attaccare. In realtà
Cicerone non ha mai combattuto, ne è mai stato in Tessaglia.
Troviamo anche dei personaggi
minori: Giulio Minuto, il barcaiolo Amiclate, un gruppo di soldati
Anche Catone viene considerato
un vincitore poichè è consapevole che il cammino della virtus e la libertas può
portare alla morte.
Stile
Il pessimismo di Lucano si
riflette anche nello stile. Lucano utilizza un esametro diverso da quello di
Virgilio ( più limpido ): l'esametro di Lucano viene definito da Quintiliano
come “Ardens et concitatus”, sintomo di un periodare nervoso e di un ritmo
narrativo incalzante. Utilizza spesso enjambment, evidenziando la difficoltà
del poeta a mantenere solida l'ispirazione. A volte, quando Lucano si sofferma
ad esplorare l'animo umano, diventa oscuro, sfociando in una densità di
significato difficile da capire ad una prima lettura. La ricerca dell'
effetto si avvale di tutti gli artifici
retorici ( Colores, iperbole... ). Dal punto di vista stilistico Lucano è molto
vicino allo zio ( Seneca ), soprattutto nella ricerca del pathos. Lucano vuole
suscitare sbalordimento, e per questo sembra influenzato dall' asianesimo.
Utilizza spesso i colori per rafforzare alcuni concetti: il rosso del sangue,
il bianco del pallore della morte, il giallo del riflesso accecante della luce.
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